LA CITTÀ

Luoghi ed edifici di interesse

Antiche Mura:
Restano ormai poche tracce della cerchia pentagonale; visibili i resti di una torre angolare e dei tratti di mura in prossimità della via Facchinetti, oltre alla Torretta che ha subito integrazioni settecentesche.

Camposanto:
E’ uno dei pochissimi esempi di cimitero a pianta circolare; è un’opera dell’arch. Luigi Boffi, resa particolare dagli archi a ¾ di cerchio delle palazzine di ingresso e del colombario.

Chiesa di San Quirico:
Alle falde delle colline di Calice, presenta caratteri architettonici e ornamentali che le fanno datare al X o XI secolo, eretta probabilmente sui resti di un tempio proto cristiano. Notevoli gli affreschi del XII e XV secolo.

Collegiata dei SS. Gervasio e Protasio:
Costruita fra il 1792 e il 1798 su disegno dell’Arch. Matteo Zucchi, è a tre navate con sei cappelle e un pregevole altare maggiore in marmi policromi. Rimasta senza facciata fino al 1953, fu ultimata dall’Arch. Giovanni Creppi. Conserva il portichetto barocco, monumento nazionale, e un portale romanico che risale a una più antica chiesa della città. Gli affreschi interni sono opera di Lorenzo Peretti (1831). Esternamente è dipinto un grande san Cristofaro di scuola lombarda.

Palazzo di Città:
Progettato dall’arch. Leoni, è un bell’esempio di opera del secondo neoclassicismo. Dal viale di fronte alla Stazione si giunge al Palazzo del Municipio, che nel 1944 fu sede della Repubblica partigiana dell’Ossola – 40 giorni di libertà che hanno onorato l’Ossola della Medaglia d’Oro al Valor Militare – una delle più significative esperienze della Liberazione dell’Italia dal regime nazifascista.

Palazzo San Francesco:

Alle spalle del Palazzo di Città, fu costruito sulla pianta della Chiesa di San Francesco, che risaliva alla fine del XIII secolo. Nell’edificio originario fu firmato nel 1381 l’atto di dedizione degli Ossolani ai Visconti e si tennero quattro Concili provinciali (XV e XVI secolo). Il palazzo è sede del museo civico di Palazzo San Francesco.




Palazzo Mellerio:
A fianco del Municipio, fu costruito dal Conte Giacomo Mellerio che vi fondò il primo ginnasio ossolano (1818).
"L’anno del Signore mille ottocento diciotto ed alli cinque novembre in Domodossola. Essendo stata fissata alle ore dieci antimeridiane di Francia del giorno d’oggi l’apertura delle scuole stabilite da S. E. il Sig. Conte Giacomo Mellerio Cancelliere del Regno Lombardo Veneto nella magnifica e sontuosa fabbrica fattasi costruire dalla prefata S.E, il Pretore infrasscritto ff. di Riormatore de’ studi, si è invi recato per tal uopo essendovi pure intervenute tutte le autorità e funzionari pubblici, civili, militari ed ecclesiastici e tutte le persone distinte di questo Borgo e dei paesi circonvicini espressamente invitate per questa funzione, oltre i Sigr. Professori e studenti…”. Così recitava il verbale redatto dal Pretore Maffei il 5 novembre 1818 in occasione della cerimonia di inaugurazione di Palazzo Mellerio e delle scuole lì ospitate. Il Conte Giacomo Mellerio, nato a Domodossola nel 1777 e nominato dagli Austriaci Cancelliere del Regno Lombardo—Veneto, non dimenticò mai la sua Domodossola. Dopo aver fondato quattro borse di studio per giovani poveri che volessero continuare gli studi in seminario e aver acquistato l’allora Convento delle Orsoline per farne la sede delle scuole primarie per bambine, accarezzò il progetto di un complesso di scuole superiori. Mellerio dunque chiamò il cognato, l’architetto Gian Luca della Somaglia, e lo impegnò a costruirgli un palazzo adatto a questo scopo. I lavori iniziarono nel 1816, e il 5 novembre 1818 “Palazzo Mellerio” fu inaugurato. Alla sua morte, l’edificio fu lasciato al Comune di Domo e per un certo periodo ospitò la Pretura.

Piazza Mercato:
Centro della Città, è un piccolo gioiello di architettura rinascimentale, con i portici quattrocenteschi che sostengono case padronali del XV-XVI secolo, scenograficamente perfetta nella sua asimmetria.Nel centro della piazza si trovava l’antico palazzo comunale, demolito nel 1805 per consentire il passaggio della strada napoleonica del Sempione. Da ormai un millennio è sede del Mercato. In prossimità della piazza il quartiere Motta, uno dei più antichi della Città; gradevole la Piazza Fontana con una fontana ottagonale con obelisco del 1844 e la via Carina con le balconate lignee. Di recente la Piazza Mercato è stata interessata da un’opera di ripavimentazione che l’ha ulteriormente valorizzata, anche attraverso la creazione di un’isola pedonale che ne fa il logico centro di manifestazioni ed eventi di varia natura.

Palazzo Silva:

A breve distanza dalla piazza Mercato, è una delle più belle costruzioni gentilizie del Rinascimento della regione subalpina, tanto che è iscritto fra i Monumenti Nazionali. Costruito in due momenti dal 1519 al 1640, presenta al suo interno una scala a chiocciola in serizzo di pregevole costruzione. Annessa una piccola corte, detta “dei marmi” con antichi stemmi gentilizi e manufatti in pietra. Palazzo Silva è sede di un Museo Civico di arte e storia.


Stazione internazionale:
Disegnata dall’Architetto Luigi Boffi di Milano, fu inaugurata nel 1906; si inserisce nel modulo architettonico che caratterizza le stazioni ferroviarie della linea del Sempione.

Riserva Naturale del Sacro Monte Calvario:
Parco regionale ed area protetta dal 1991; l’accesso è libero, soggetto a norme di comportamento e di buona educazione. La Riserva organizza visite guidate a pagamento per le scuole e associazioni attività didattiche. Il Sacro Monte Calvario è anche patrimonio artistico e culturale. Un sentiero dalla città portava al Castello, di cui oggi restano solo alcuni resti. Su tale strada, denominata in seguito la Via Regia, si susseguono le 15 Cappelle della Via Crucis, abbellite, dal ‘600 in poi, da colonne, basamenti in beola, laugera o serizzo (tipiche pietre ossolane) e da opere di noti pittori e scultori. Di recente le Cappelle, inserite in un suggestivo scenario di querce e castagni, sono state riportare al loro antico splendore grazie ai lavori di restauro. All’inizio del 1800 il filosofo Antonio Rosmini fondò al “Calvario” il suo Istituto. Godendo della bellezza e della tranquillità dei luoghi, fino alla sua scomparsa vi ha dimorato Gianfranco Contini, l’insigne filologo italiano nato in Domodossola. L'UNESCO ha dichiarato il Sacro Monte Calvario "Patrimonio mondiale dell'umanità".

Torretta:
Costruzione situata in via Monte Grappa eretta su una delle estremità delle mura pentagonali trecentesche che cingevano il vecchio borgo. Era un importante punto strategico per l’osservazione e la difesa della città.
 
Via Briona:
Caratteristica via che conduce in Piazza Mercato e sulla quale si erge la Torre del ‘300 detta “del Vescovo”. La via prende il nome da Opizzone da Briona, che fu delegato dai comuni novaresi alla pace di Costanza del 1183.



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