LA CITTÀ

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Brevi notizie storiche sul Comune di Domodossola e sul suo archivio storico Domodossola è città di lunga tradizione storica.



Centro importante dei Leponzi, incardinata nel sistema amministrativo romano con il nome di Oscela, poi Oxila, divenne con il cristianesimo sede di una pieve molto importante che diede alla città il nome di Domus de Ossola, variato poi in Domo d’Ossola nel secolo XIX e Domodossola nel XX. Il libero comune, sottoposto alla giurisdizione del vescovo di Novara che vi manteneva il castello di Mattarella e vi esigeva decime e primizie, oltre ad amministrare la giustizia mediante suoi rappresentanti, è documentato dal XIII secolo.
La città si sviluppò grazie ai traffici indotti dalle vie dei passi alpini, divenendo il punto di raccolta e di transito delle merci che percorrevano i due versanti delle Alpi. Ulteriore incremento si ebbe nel secolo XIX con la costruzione della strada militare del Sempione e con l’arrivo della ferrovia da Milano e l’apertura del traforo ferroviario del Sempione, inaugurato nel 1906.
Domodossola fu sede della Provincia dell’Ossola dal 1818 al 1836 e dal 1845 al 1859, quindi sede di Sottoprefettura, di Tribunale e di Pretura. A seguito di vari provvedimenti amministrativi, al comune di Domodossola furono accorpati alcuni comuni minori che ancora oggi costituiscono le principali frazioni della città: Calice e Cisore, a cui nel 1833 era stato aggregato il comune di Mocogna, nel 1867, Vagna nel 1928, Monteossolano, comune soppresso nel 1928 e accorpato al comune di Bognanco Dentro, nel 1959.
E’ probabile che la parte più antica dell’archivio comunale sia stata dispersa in occasione dell’abbattimento, nel 1806, del palazzo comunale che sorgeva nella piazza del Mercato, al fine di allargare la strada del Sempione, che vi passava accanto.
Il Primo riscontro documentario dettagliato della consistenza dell’archivio comunale antico risale al 1882, quando venne redatto un particolareggiato inventario che ha permesso di ricostruire le serie più antiche dell’archivio stesso e di verificare le serie mancanti.



L’attuale riordino dell’archivio storico del Comune di Domodossola comprende la documentazione del comune di Domodossola dai documenti dal 1611 all’anno 1959 e quella di diversi comuni soppressi ed accorpati a Domodossola e di altri enti che ebbero sede a Domodossola secondo lo schema seguente:
• Ex comune di Calice (dal 1727 al 1867).
• Ex comune di Cisore (dal 1538 al 1867).
• Ex comune di Mocogna (dal 1684 al 1833)
• Ex comune di Monteossolano (dal 1632 al 1928)
• Congregazione di Carità di Monteossolano (dal 1826 al 1928)
• Ex comune di Vagna (dal 1424 al 1928)
• Congregazione di Carità di Vagna e Calice (dal 1738 al 1928)
• Consorzio stradale di valle Bognanco (dal 1874 al 1968)
• Consorzio stradale Masera – Domodossola (dal 1849 al 1929)
• Consorzio argini di difesa al fiume Bogna (dal 1847 al 1919)
• Consorzio argini di difesa al fiume Toce (dal 1843 al 1919)
• Consorzio argini di difesa al Castellazzo (dal 1872 al 1928)
• Consorzio idraulico del fiume Toce (1926)
• Commissione mandamentale delle imposte dirette di Domodossola (dal 1864 al 1938)
• Società mandamentale del Tiro a segno nazionale di Domodossola (dal 1884 al 1955)
• Consorzio veterinario di Domodossola (dal 1926 al 1962)
• Ente comunale di assistenza (dal 1939 al 1981)



La documentazione esistente e inventariata nell’archivio storico del Comune di Domodossola non è anteriore al XVI secolo per nessuno dei fondi considerati, ad eccezione di un documento in copia del 1424 relativo ai beni della Elemosina di Santo Spirito della parrocchia di Vagna.
Non si sono invece ritrovate pergamene o diplomi, pur se alcuni figurano registrati nell’inventario del comune di Vagna del 1885, mentre la documentazione sporadica riferita al XVI secolo riguarda il comune di Cisore (citazioni, ordini e varie del pretore di Mattarella dall’anno 1538) e ancora Vagna per atti di compravendita e pagamenti diversi dal 1579. Nei fondi archivistici del Comune di Domodossola non è compreso il fondo della Congregazione di Carità, fondatrice e amministratrice dell’Ospedale cittadino dedicato a San Biagio.
Pur essendo stati ritrovati alcuni faldoni appartenenti alla Congregazione di Carità, dei quali è stato redatto l’inventario tra i fondi aggregati, si ritiene che la maggior parte della documentazione relativa all’ente sia conservata nel fondo archivistico depositato presso l’Ospedale San Biagio di Domodossola, attualmente parte della ASL 14, fondo che al momento risulta non consultabile per mancanza di ordinamento. L’ordinamento e l’inventariazione dell’archivio storico del Comune di Domodossola, reso possibile anche col contributo della Regione Piemonte, è stato condotto sotto il controllo della Soprintendenza archivistica per il Piemonte. Ogni fondo ha mantenuto, per quanto possibile, l’ordinamento originario in serie chiuse ricavato dall’inventario del 1882 e, inoltre, dai dorsi delle cartelle, anch’esse conservate per buona parte in originale, dopo aver eliminato solo quelle in condizioni di conservazione pessima.
La numerazione di catena unica e progressiva per tutti i faldoni, registri o volumi conservati nell’archivio storico del comune di Domodossola, porta ad un totale di 2.404 numeri di inventario, che comprendono la totalità della documentazione classificata nel presente riordino.
La documentazione, nel suo insieme, presenta comunque un interesse rilevante per la storia del comune e del territorio di Domodossola. Di particolare pregio risultano le pratiche per licenze e progetti edilizi a Domodossola nella prima metà dell’Ottocento, corredate per gran parte dai disegni originali in buono stato di conservazione.
L’Archivio storico comunale è stato riordinato fino all’anno 1959 negli anni dal 1997 al 2001, col contributo della Regione Piemonte, dal Dott. Gian Vittorio Moro.



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